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FUA dal Coordinamento Nazionale

FUA 2005 ed altri incidenti

Roma,

Nonostante le rassicurazioni intervenute ad esclusivo uso “pompieristico” da una sola Organizzazione Sindacale che rivendica nella persona del rappresentante sindacale nazionale il merito di “aver sbloccato” il F.U.A. 2005, a tutt’oggi, non è dato sapere se questa importante porzione di salario verrà percepita o no dai lavoratori entro il 31 dicembre del corrente anno.

Per ristabilire un minimo di verità sulla faccenda, al di là delle dichiarazioni strumentali a proprio uso e consumo,  bisogna ricordare che nelle passate settimane una dura e concreta posizione era stata assunta dalle RSU TUTTE delle Direzioni Generali del Ministero in merito, stigmatizzando con un comunicato all’Amministrazione ed ai lavoratori, seguito dall’indizione di un assemblea - presidio sotto la sede di Via Veneto, la mancata informativa, più volte richiesta, necessaria ad una corretta, puntuale conoscenza sull’iter procedurale e sui tempi di eventuale pagamento del F.U.A. 2005.

E’ ragionevole il dubbio che sia stata più la minaccia di una mobilitazione indetta dalle RSU romane, a cui avrebbe, sicuramente, fatto seguito una più ampia mobilitazione dei lavoratori a livello territoriale nazionale a “sbloccare il fondo” che non il solerte intervento della rappresentante nazionale di questa o quella sigla.

Detto questo, tutto ciò non dà assicurazione alcuna che i lavoratori percepiscano il dovuto in tempi certi e brevi, visti gli altri passaggi e l’ adempimento delle relative competenze prima del 5 dicembre (giorno di chiusura dei bilanci).

Al di là dei facili “incidenti” che in questo caso danno spunto a doverose polemiche, rimane indiscutibile la gravità del fatto che a fronte di stipendi sempre più miseri i lavoratori debbano essere costretti a “tirare il collo” fino all’ultimo giorno per avere la certezza che questa parte di salario, oramai comicamente definito “accessorio”, sia percepito in tempi brevi e permetta ai più di far fronte a quelle spese quali mutui, assicurazioni, spese mediche non previste etc., che falcidiano i redditi dei lavoratori dipendenti.

Dopo estenuanti contrattazioni dove i rappresentanti dell’Amministrazione e, persino, qualche sigla sindacale si ostina ancora a parlare di “produttività”, senza porre alcuna attenzione alle oggettive condizioni economiche dei lavoratori bisogna ricordare che il Fondo è composto per lo più di risorse sottratte in sede contrattuale ai lavoratori stessi o, peggio ancora, utilizzate ai fini della riqualificazione ad uso di alcuni e a spese di tutti.

Se è pur vero che una parte dei colleghi sono stati riqualificati beneficiando di una posizione economica superiore bisogna ricordare che coloro i quali dai percorsi di riqualificazione sono stati tagliati fuori o, a tutt’oggi, non hanno firmato i contratti d’inquadramento per il passaggio d’area hanno perduto il 20% del fondo nel  2004,  il 30% nel 2005 e nel corso del 2006 perderanno quasi il 40% ( infatti su 24.000.000 di euro e rotti a disposizione circa 9.800.000 dovranno essere utilizzati per pagare super e passaggi vari all’intero delle aree!!).

Di fronte a questo dato di fatto oggettivo, nessun altra questione, se non quella della giustizia  e della parità salariale, può avere un significato sul tavolo delle contrattazioni del F.U.A. 2006.

Meditino i colleghi e i delegati sindacali se di fronte a tale situazione sia ancora possibile…dormire…forse sognare…discutere la trappola della produttività o….decidere di restituire ai lavoratori quello che gli viene sottratto con anni di anticipo e pagato poco e male… (se va’ bene !)  con un anno di ritardo.